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Chirurgia della mano

A cura del Dr. Nicola Bizzotto

La chirurgia della mano è quella branca specialistica dell’ortopedia che tratta tutte le patologie interessanti la mano, il polso ed il gomito.
La mano, il polso e il gomito sono frequentemente sede di lesioni traumatiche subite sul lavoro, tra le mura domestiche e durante le attività del tempo libero, e di alterazioni più o meno gravi di natura infiammatoria o reumatico-degenerativa.
Questo campo vastissimo e di grande interesse scientifico e sociale della medicina è antico quanto l’uomo, ma solo negli ultimi anni si sta creando una più corretta mentalità nel mondo medico e nel paziente stesso, con una maggiore attenzione verso questo organo di movimento importante nella nostra vita personale, familiare, sociale, lavorativa e di relazione.
La mano e il viso sono spesso esposti agli sguardi degli altri e per questo la loro importanza dal punto di vista estetico non è da sottovalutare.
La mano è uno degli organi più complessi del corpo umano, è composta da 27 ossa, 18 muscoli, 24 tendini, 2 grossi vasi, 3 tronchi nervosi e da un grande numero di vasi e terminazioni nervose.

Proprio questa complessità rende possibili innumerevoli funzioni della vita quotidiana, ma rende la mano particolarmente esposta a traumatismi la cui cura richiede grande esperienza. Basti pensare che il 70% degli infortuni sul lavoro colpisce le mani; molte altre patologie sia congenite che acquisite coinvolgono la mano, pregiudicando spesso seriamente la capacità di attendere alle normali attività quotidiane.
Per tutte queste ragioni, il trattamento delle patologie della mano va riservato a chirurghi altamente specializzati che si occupino quasi esclusivamente di questa branca della medicina che raccoglie in sé nozioni di chirurgia ortopedica, traumatologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, microchirurgia, oltre a nozioni di ergoterapia e fisioterapia come pure di rieducazione funzionale.

disturbi più comuni al polso sono di origine degenerativa per le persone anziane (per esempio l’artrosi) e invece piuttosto a causa d’infortuni nei pazienti più giovani (per esempio le fratture del radio o le rotture dei legamenti). In diverse pratiche sportive come le arti marziali, il tennis, lo sci, la pallavolo, la pallamano, il golf, il ciclismo e molte altre ancora, mani e polsi sono protagonisti e quindi a rischio di infortuni (per esempio fratture delle ossa e rotture dei legamenti) o di infiammazioni tendinee visto il sovraccarico imposto dall’attività sportiva.